Il Manuale del Pubblico impiego

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L’apprezzato Manuale del pubblico impiego privatizzato, curato da Vito Tenore, magistrato contabile e Professore di diritto del lavoro pubblico presso la Scuola Nazionale dell’Amministrazione, è giunto nel 2024 alla quinta edizione. Tra gli autori anche il dott. Luca Busico, Coordinatore della Direzione del personale dell’Università di Pisa, attento osservatore dei fenomeni di trasformazione del lavoro pubblico.

Il volume si sofferma sulle linee fondamentali del processo di privatizzazione del rapporto di lavoro di una larga fetta dei dipendenti pubblici, avviato nell’ultimo decennio del secolo scorso, evidenziando la tendenziale, ma non integrale, assimilazione col rapporto di lavoro del settore privato e il conseguente mantenimento di alcune peculiarità dettate dalla natura pubblica del datore di lavoro.

Le numerose e continue riforme del lavoro pubblico (dalla prima privatizzazione del biennio 1992/93 alla “Riforma Madia” del 2017”), l’intervento in materia di altre fonti (la contrattazione collettiva nazionale e integrativa, i regolamenti ministeriali e delle singole amministrazioni, i codici di comportamento) hanno determinato un quadro normativo complesso, eterogeneo e poco sistematico.

A fronte di tale quadro il volume fornisce un’articolata ed esaustiva analisi degli innumerevoli istituti del pubblico impiego privatizzato, dando ampio spazio alla corposa produzione giurisprudenziale (eurounitaria, costituzionale, ordinaria, amministrativa e contabile), ma anche agli interventi di alcune Istituzioni (Anac, Funzione Pubblica, ARAN, Agenzia delle Entrate, INPS) e ai contributi della dottrina.

Passando all’esame dell’opera, il primo capitolo contiene una rassegna dell’evoluzione storico-normativa in materia di lavoro pubblico dall’avvio della privatizzazione fino agli interventi più recenti (norme legate al PNRR, Riforma Cartabia) e alla tornata contrattuale del triennio 2019/21.

Il secondo capitolo si sofferma sulla contrattazione collettiva, evidenziandone il fondamentale ruolo rivestito a seguito della privatizzazione, e sulle relazioni sindacali nelle pubbliche amministrazioni.

Il terzo capitolo analizza l’accesso al pubblico impiego, sottolineando la rilevante importanza dell’art.97 della Costituzione.

I capitoli quarto e quinto contengono un’esauriente trattazione dei diritti (patrimoniali e non) in capo ai dipendenti pubblici.

Il sesto capitolo affronta la responsabilità disciplinare dei dipendenti pubblici, soffermandosi sui molteplici aspetti sostanziali e procedurali, nonché sul complesso istituto della sospensione cautelare.

Il settimo capitolo analizza le responsabilità in cui può incorrere il dipendente pubblico (penale, civile e amministrativo-contabile) e la complessa disciplina delle incompatibilità e delle attività extraistituzionali.

L’ottavo capitolo passa in rassegna le varie forme flessibili di lavoro, ponendo particolare attenzione all’annosa questione delle conseguenze dell’abuso da parte delle amministrazioni.

Il nono capitolo contiene un’ampia ed esaustiva trattazione delle molteplici ipotesi di cessazione del rapporto di lavoro con le pubbliche amministrazioni.

Il decimo capitolo analizza la disciplina della dirigenza pubblica, sottolineando il peculiare ruolo ad essa attribuito dalle riforme succedutesi dal 1992 ad oggi.

succedutesi hanno attribuito un ruolo di primo piano nella realizzazione della privatizzazione.

Infine, l’undicesimo capitolo affronta le innumerevoli questioni relative alle controversie in materia

di pubblico impiego privatizzato.

Si tratta, pertanto, di un’organica e completa ricostruzione del pubblico impiego privatizzato, che può costituire un affidabile strumento di lavoro per magistrati, avvocati, dirigenti e funzionari pubblici, nonché un valido referente scientifico per studiosi e studenti.

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